DESTINAZIONE DELL'UTILE E COPERATURA DELLE PERDITE
LE DIVERSE DESTINAZIONI DELL'UTILE D'ESERCZIO E LE MODALITA' DI COPERTURA DELLE PERDITE
DESTINAZIONI DELL'UTILE D'ESERCIZIO
L'utile conseguito nel corso dell'esercizio può avere due diverse destinazioni:
- può essere prelevato dall'imprenditore o dai soci;
- può essere lasciato all'interno dell'impresa.
Ovviamente si può anche decidere di lasciare parte dell'utile all'interno dell'impresa, mentre la parte restante viene prelevata dall'imprenditore o dai soci.
UTILI PRELEVATI
L'imprenditore, nel caso di un'azienda individuale, o i soci, nel caso delle società, possono decidere di prelevare gli utili conseguiti nel corso dell'esercizio.
Normalmente, soprattutto nelle imprese individuali, l'imprenditore preleva almeno una parte degli utili per far fronte alle proprie esigenze e a quelle della sua famiglia.
Per quanto riguarda le società, va detto che, in alcuni tipi di società, non tutto l'utile conseguito può essere distribuito ai soci: la legge, infatti, prevede l'obbligo di trattenere una parte degli utili all'interno dell'impresa. Si parla, in questi casi, di riserva legale.
UTILI LASCIATI ALL'INTERNO DELL'IMPRESA
L'imprenditore o i soci, possono decidere di lasciare l'utile conseguito, all'interno dell'azienda.
In questo caso l'utile non viene prelevato e rimane investito nell'impresa effettuando una forma di autofinanziamento. In altre parole l'impresa va a coprire parte del proprio fabbisogno finanziario con le risorse finanziarie prodotte dalla gestione.
Si dice, in questi casi, che si capitalizza il reddito, cioè il reddito va ad aumentare il capitale netto. Questo rende l'azienda meno dipendente dal capitale di terzi e, di conseguenza, riduce anche gli interessi che l'impresa è costretta a pagare su tali forme di finanziamento con riflessi positivi sui redditi futuri.
COPERTURE DELLE PERDITE D'ESERCIZIO
Come si è detto la perdita d'esercizio non fa altro che ridurre il capitale nettoa disposizione dell'impresa.
Da un punto di vista puramente contabile, la perdita potrà comportare:
- una riduzione di una delle parti ideali del capitale netto, quindi il capitale sociale o una riserva di utili precedentemente accantonata;
- può essere portata a nuovo, cioè non portata a diminuzione di una posta ideale del capitale netto, ma tenuta da parte nella speranza di coprirla con utili conseguiti in futuro.
In entrambi i casi, però, essa determina una riduzione del capitale netto.
In alternativa l'imprenditore o i soci possono decidere effettuare nuovi apporti che vadano a ripristinare il valore originario del capitale netto.
Norme particolari sono previste, dal Codice civile, per quanto riguarda le perdite d'esercizio delle società di capitali.