VARIAZIONI NUMERARIE E VARIAZIONI ECONOMICHE

IL SISTEMA DEL REDDITO

SISTEMA DEL REDDITO

Il sistema del reddito rileva:

  • nell'aspetto numerario, le variazioni numerarie;
  • nell'aspetto economico, le variazioni economiche.


Variazioni numerarie e variazioni economiche

VARIAZIONI NUMERARIE

Le variazioni numerarie si differenziano in:

  • variazioni attive;
  • variazioni passive.

VARIAZIONI NUMERARIE ATTIVE

Sono variazioni numerarie attive:


Esempi:

  • l'incasso in contanti di un fitto dà luogo ad una variazione numeraria attiva poiché determina una entrata di denaro;
  • la vendita di merci con pagamento a credito determina una variazione numeraria attiva poiché comporta un aumento dei crediti di funzionamento;
  • il pagamento di un debito verso un fornitore determina una variazione numeraria attiva poiché comporta una diminuzione dei debiti di funzionamento.

VARIAZIONI NUMERARIE

Sono variazioni numerarie passive:

  • le uscite di denaro;
  • gli aumenti dei debiti di funzionamento;
  • le diminuzioni dei crediti di funzionamento.

Esempio:

  • il pagamento in contanti dell'assicurazione dell'auto aziendale dà luogo ad una variazione numeraria passiva poiché determina una uscita di denaro;
  • l'acquisto di merci con la contrazione di un debito verso un fornitore determina una variazione numeraria passiva poiché genera un aumento dei debiti di funzionamento;
  • l'incasso di un credito relativo alla vendita di merci determina una variazione numeraria passiva poiché comporta una diminuzione dei crediti di funzionamento.


Variazioni numerarie attive e passive

PERMUTAZIONI NUMERARIE

Quando un fatto di gestione comporta due o più variazioni numerarie di segno contrario, ma di pari importo, senza che vi sia nessuna variazione economica, si parla di permutazione numeraria.

Esempio: viene riscosso in contanti il credito verso un cliente. L'entrata di denaro è una variazione numeraria attiva, mentre la riduzione del credito verso il cliente costituisce una variazione numeraria passiva.

VARIAZIONI ECONOMICHE

Le variazioni economiche si distinguono in:

  • variazioni economiche di capitale;
  • variazioni economiche di reddito.


Variazioni economiche di capitale e di reddito

VARIAZIONI ECONOMICHE DI CAPITALE

Le variazioni economiche di capitale comportano la variazione del capitale netto o delle sue parti ideali.

Sono variazioni economiche di capitale positive gli aumenti di capitale netto.

Sono variazioni economiche di capitale negative le diminuzioni di capitale netto.

Esempi:

  • l'apporto, di nuovi mezzi nell'impresa, effettuato dall'imprenditore costituisce una variazione economica di capitale positiva poiché comporta un aumento del capitale netto;
  • i prelevamenti effettuati dall'imprenditore, dato che comportano una diminuzione del capitale netto, si traducono in una variazione economica negativa.


Variazioni economiche di capitale positive e negative

VARIAZIONI ECONOMICHE DI REDDITO

Le variazioni economiche di reddito si differenziano in:

  • variazioni ordinarie, se derivano dalle normali operazioni di gestione poste in essere dall'azienda;
  • variazioni straordinarie, se derivano da fatti straordinari o eccezionali che non rientrano tra le normali operazioni poste in essere dall'impresa e che spesso non dipendono dalla volontà dell'imprenditore.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

VARIAZIONI ECONOMICHE DI REDDITO ORDINARIE

Le variazioni economiche di reddito ordinarie sono date da:


derivanti dalla normali operazioni di gestione.

Esempio: costi per acquisti di materie prime, costi del personale dipendente, costi per energia elettrica, costi per consulenze, ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti, ricavi derivanti da fitti attivi, ecc..

I costi rappresentano delle variazioni economiche negative.

I ricavi rappresentano delle variazioni economiche positive.

VARIAZIONI ECONOMICHE DI REDDITO STRAORDINARIE

Le variazioni economiche di reddito straordinarie derivano da operazioni di carattere straordinario o eccezionale, quindi da operazioni che non rientrano nella normale gestione aziendale.

Le variazioni economiche di reddito straordinarie sono date da:

  • minusvalenze e plusvalenze;
  • sopravvenienze attive e passive;
  • insussistenze attivee passive.

MINUSVALENZE E PLUSVALENZE

Per minusvalenza si intende il minor valore conseguito, dalla vendita di una immobilizzazione, rispetto al valore contabile.

Esempio: viene venduto un macchinario al prezzo di 10.000 euro. Il valore contabile del bene è di 8.000 euro. La differenza tra il valore contabile e il valore di vendita (2.000 euro) rappresenta una minusvalenza poiché il valore conseguito dalla vendita è inferiore rispetto al valore contabile.

La minusvalenza può derivare non solo dalla vendita di un'immobilizzazione, ma anche dalla sua eliminazione.

Esempio: l'impresa decide di eliminare un impianto dal processo produttivo poiché ormai vecchio e di sostituirlo con uno nuovo. Non potendosi procedere alla vendita dell'impianto perché troppo logorato e obsoleto, questo viene demolito. Il bene ha però un valore contabile residuo di 300 euro: tale valore costituisce una minusvalenza.

Per plusvalenza si intende il maggior valore conseguito, dalla vendita di una immobilizzazione, rispetto al valore contabile.

Esempio: viene venduto un automezzo al prezzo di 3.000 euro. Il valore contabile del bene è di 2.500 euro. La differenza tra il valore di vendita e il valore contabile (500 euro) rappresenta una plusvalenza poiché il valore conseguito dalla vendita superiore rispetto al valore contabile.

SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE

Le sopravvenienze attive sono:


in seguito ad operazioni estranee alla gestione ordinaria dell'impresa e dovuti ad eventi imprevisti od occasionali.

Esempi: il ricevimento di un contributo a fondo perduto, la riscossione di un credito precedentemente stralciato dalla contabilità perché considerato inesigibile, la vincita di un premio su obbligazioni a premio.

Le sopravvenienze passive sono:

  • nuove passività che si aggiungono alle precedenti;
  • nuovi costi sostenuti;

in seguito ad operazioni estranee alla gestione ordinaria dell'impresa e dovuti ad eventi imprevisti od occasionali.

Esempio: un risarcimento da pagare per danni non coperti dall'assicurazione.

INSUSSISTENZE ATTIVE E PASSIVE

Le insussistenze attive consistono in:

  • diminuzioni di passività;
  • annullamento di costi;

dovuti ad eventi straordinari o imprevedibili.

Esempi: l'annullamento di imposte, già registrate in contabilità, per effetto di una sentenza tributaria favorevole; il condono di un debito, ottenuto da un fornitore.

Le insussistenze passive consistono in:

  • diminuzioni di attività;
  • annullamento di ricavi;

dovuti ad eventi straordinari o imprevedibili.

Esempi: il furto di denaro o di altri beni dell'azienda, la distruzione di merci o di un capannone in seguito ad un incendio o un terremoto.


Variazioni di reddito ordinarie e straordinarie

DIFFERENZA TRA SOPRAVVENIENZEE INSUSSISTENZE


Differenza tra sopravvenienze e insussistenze

CREDITI E DEBITI DI FINANZIAMENTO

Tra le variazioni economiche vi sono anche i crediti e i debiti di finanziamento.

I crediti di finanziamento, nel sistema del reddito, rappresentano dei costi, dato che al momento della loro accensione, comportano un'uscita di liquidità.

I debiti di finanziamento rappresentano dei ricavi, poiché al momento della loro accensione, comportano un'entrata di liquidità.

Questa impostazione rappresenta un po' una forzatura, tanto che molti autori, tra i quali Amaduzzi, proposero degli aggiustamenti. Proprio da una diversa considerazione della natura dei crediti e dei debiti di finanziamento nasce il sistema del capitale e del risultato economico.


Crediti e debiti di finanziamento nel sistema del reddito

RICAPITOLANDO


Variazioni numerarie ed economiche nel sistema del reddito

 
 
 
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